AITC Associazione Italiana Tumori Cerebrali

Isabel

Ho scoperto il vostro sito perché cercavo informazioni sulla terapia genica dei tumori e perché ho purtroppo avuto a che fare con questo bruttissimo male. Il glioblastoma multiforme si è portato via mia mamma il 4 Giugno 2005 dopo due anni di malattia a 55 anni.
Era una bella giornata di sole, il 29 agosto 2005 i miei genitori erano appena rientrati dalle vacanze.

Mia mamma era nella doccia e improvvisamente inizia a girarle la testa in modo stranissimo: Riesce ad arrivare a letto e li la trova mia fratello,il quale ci viene a chiamare di corsa…. Li è iniziato il nostro tunnel senza via di uscita. L’abbiamo trovata che non parlava, in stato confusionale. Questo però l’abbiamo capito dopo perché al momento ci sembrava un attacco di panico visto che ne aveva sofferto in passato…… due ore a dire dai parla, stai tranquilla, cammina, ora basta…. sembra assurdo ma è così, non capivamo. Fino a che la crisi epilettica, allora abbiamo capito, pensavo ad un ictus….
Corsa in ambulanza, mio papà in ciabatte, increduli non sapevamo che la nostra vita da quel
momento non sarebbe stata più la stessa….
Primo ricovero, pensavano alla meningite e poi con la biopsia stereotattica è venuta fuori la verità : astrocitoma di grado 4 o anche detto glioblastoma multiforme.
La dottoressa disse : “peggio di così non esiste altro”…….

Va bene non importa… abbiamo affrontato due anni di cure, chemioterapia, radioterapia più
polmonite, pericardite, depressione, perdita di memoria breve, paralisi alle gambe, perdita della
vista da un occhio… insomma di tutto un po!! Abbiamo sempre mantenuto la speranza che potesse esistere una cura qualcosa… e invece non ce la fatta. E io ancora a chiedermi perché non c’è più e quasi mi sembra impossibile…..
La vita è stata ingiusta perché a mia mamma è stata negata la possibilità di crescere mio fratello cheadesso a 8 anni, è stata ingiusta perché nei due anni di malattia le è stato impedito dall’invalidità di stargli vicino, è ingiusta perché era giovane cavolo e non potrà mai invecchiare.
Nonostante questo lei mi ha insegnato a soffrire con dignità e a pensare che comunque la vita è bella…..

Mi piace ricordare una frase che ho sentito dopo il funerale….
“Lei ha lasciato tanto su questa terra, evidentemente aveva una missione da compiere da un’altra parte…. Si è guadagnata il paradiso e adesso è sicuramente in pace e vi protegge”.

Scusate se è poco chiaro questo racconto ma l’ho scritto di getto, i ricordi sono piuttosto dolorosi.

Isabel