AITC Associazione Italiana Tumori Cerebrali

Christian

SALVE,
sono qui tristemente a raccontare la storia di CHRISTIAN. Bimbo meraviglioso, dono di Dio
mandato sulla terra a rallegrare due genitori ed una sorellina semplicemente fantastici, e
dono strappato da un destino malvagio proprio un mese fa. Christian è volato in cielo dopo
un calvario affrontato da vero piccolo guerriero, indomito fino alla fine quando il male ha
avuto il sopravvento, in una tiepida alba ligure, davanti al mare. Christian nasce nel 2003 e
vive felice e coccolato fino al maggio 2009 . Le avvisaglie del male si erano subdolamente
presentate con sporadici emicranie ed episodi isolati di vomito già nel corso dell’inverno ma
a ciò non era stato data grande rilevanza tenuto conto dei virus stagionali. Un giorno di
maggio, però Christian è stato peggio del solito accusando un’improvvisa cecità. Immediati i
soccorsi e la corsa ad un famoso centro ospedaliero pediatrico ligure.

Qualche ora di attesa e la tac……………………………. esito subito devastante…. sospetta neoplasia…….. una stella al centro del cervello…… una stella non di luce, ma il preludio di una fine che sarebbe sopraggiunta ventidue mesi dopo. Abbiamo portato Christian nel centro più all’avanguardia d’Italia per la cura dell’astrocitoma anaplastico, dove è stato operato cinque volte (si proprio cinque): la prima volta non è stata possibile l’asportazione completa, la seconda ha evidenziato un’ulteriore profonda espansione, la terza è stata obbligata da compressione in area vitale, la quarta è stata necessitata dal dover disporre una sorta di shunt per deviazione ventricolo peritoneale, la quinta è stata un inutile tentativo….. seguito poi da dieci cicli di kemioterapia e da sei cicli di radioterapia (il tempo e le condizioni fisiche non hanno potuto permettere di completare gli ulteriori quattro).

Di più non poteva essere fatto e nello strazio in cui abbiamo vissuto abbiamo avuto la grazia
di incontrare medici ,infermieri e volontari semplicemente fantastici, dediti con abnegazione
alla loro missione professionale ed umana. Ho visto tanto dolore nei loro occhi per ogni
piccolo che soffriva; ho visto tanti sorrisi elargiti con amore ai bambini ed alle loro famiglie;
ho visto personale ospedaliero lavorare senza sosta per oltre 24 ore consecutive ignaro del
termine del turno di lavoro; ho visto infermiere piangere disperate quando qualche bimbo
diventava un angelo e ho visto volontari prodigarsi oltre ogni limite per aiutare le famiglie in
questi pellegrinaggi del dolore.
Ho visto la morte prender per mano tanti piccoli (ho trascorso in ospedale avvicendandomi
come zia con mia sorella per ben sei mesi ) e nel freddo del distacco ho percepito però tanto
calore umano da parte di tutto il personale ospedaliero. Ho letto la disperazione nei volti non
solo di madri e padri ma di primari apparentemente inossidabili. Non so quante lacrime ho
versato insieme a mamme e nonne, ma non dimenticherò mai il conforto ricevuto in ogni
attimo di questo calvario.

Ora Christian vola leggero nel cielo e sicuramente veglia su di noi affinché possiamo trovare
la serenità per vivere e crescere la sua sorellina Marta. Piccola Marta che ha imparato troppo
presto la crudele ineluttabilità della vita. Piccola Marta (ha 5 anni) che non conserverà quasi
ricordo del fratellino ma al quale quotidianamente dedica disegnini struggenti. Piccola Marta
che ricevi un’amara eredità di dover alleviare tanto dolore a noi tutti .
Christian …. donaci la speranza e la certezza di saperti finalmente felice lassù dove ti hanno
accompagnato quegli angeli che tanto aspettavi quando eri ormai dilaniato dalle sofferenze e
di cui ci chiedevi insistentemente nei momenti di lucidità. Tu sapevi di essere alla fine del
tuo brevissimo viaggio e hai cercato di preparare noi a questo terribile distacco, noi che,
invece, abbiamo sperato a lungo di scrivere un epilogo diverso a questa nostra storia.

Ti abbraccio .

Zia fra