AITC Associazione Italiana Tumori Cerebrali

Laura

febbraio 2007


un anno fa, in una giornata di sole, a fine marzo mia madre sviene.. di
colpo.. non aveva mai perso i sensi. viene portata immediatamente al pronto
soccorso. all’inizio non si capiva cosa avesse, non ricordava nulla.
ipotizzarono un attacco epilettico. a giugno una risonanza magnetica
rivela la presentza di un tumore di 2,5 cm in sede temporale destra.
Il quattro luglio viene operata, riescono a togliere tutto il tumore sembrava
stesse bene, la diagnosi fu “oligodendroglioma anaplastico di terzo grado”.
Ad agosto, un mese dopo l’intervento inizia la radio.
Ad ottobre un’altra risonanza testimonia la presenza di altre due recidive:
una vicino allo splenio del corpo calloso, l’altra più superficiale (8mm).
I medici dicevano che non poteva essere un oligodendroglioma. inizia la
chemio per quel tumore, non funziona. a dicembre dopo un ciclo di chemio
un’altra risonanza magnetica rivela che il tumore era notevolmente
cresciuto. 4,5 cm di massa e i più un’emiparesi. così il 2 gennaio un altro
intervente, demolitivo anche parte del tessuto sano è stato tolto, ma una
parte del tumore è rimasta.

La cosa peggiore è che il secondo esame istologico dice che è un
glioblastoma multiforme, io e mia sorella stiamo vivendo un incubo,
abbiamo venti anni e ogni giorno vedere nostra madre sdraiata in un letto
è uno strazio.
Ha cominciato a prendere il temodal, noi cerchiamo risposta su internet, su
libri.. ovunque c’è scritto che potrà vivere poco più di un anno. però
accidenti, io la guardo e l’accudisco, sta male, ma non sta morendo. Non so
perchè è dovuto succedere a lei.
Quando ha scoperto di essere ammalata ha sempre detto di non volere stare
lì a piangere e di continuare comuinque a vivere un’esistenza normale. ha
fatto così per qualche mese finchè l’emiparesi non l’ha costretta a stare a
letto. non so come andrà a finire questa storie e quanto durerà.
Non bisogna mai smettere di lottare comunque, io lo sto facendo per lei e lei
per noi, non sa cosa le sta accadendo, lei continua a sperare ed io non posso
credere che forse mi abbandonerà.

Vi prego, cercate qualche cura.

La gente si ammala e soffre.

E’ un grande dolore, il mio ed il vostro, ma bisogna andare avanti.

Laura